COME ERAVAMO

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lunedì 17 settembre 2007

TRA LA LA ... CASCA IL LETTO

Esisteva, negli anni che fuor, un bimbetto… un pochino “sui generis”, niente di che intendiamoci, giusto uno dei tanti, che seminò non poco scompiglio tra le fila de noantri. Dal comportamento grosso modo irreprensibile ma con una particolare peculiarità. L’allora bimbetto mi sembra rispondesse talvolta al nome di Sbardella, non ne sono graniticamente sicuro però. Venne a Olbia mi pare per due o tre anni e così conoscendolo eravamo ormai avezzi a prendere le dovute cautele e contromisure. La caratteristica per la quale lo ricordo particolarmente, era una sua precocissima e ben salda attitudine diciamo meccano-pratica, a tratti patologico ossessiva che si estrinsecava ovunque ( la sto facendo lunga ma chi lo conosceva sa già di cosa sto per parlare), trovando la sua ragione di essere: nello svitar bulloni!!! Eh si il nostro Sbardella era uno svitatore rifinito e patentato di ogni tipo di bullone a testa esagonale che gli capitasse, incautamente e, suo malgrado, a tiro di chiave inglese. Per lui filettature arrugginite o teste sboccolate non avevano segreti, tirava fuori la chiave giusta e via, svitava tutto. Per il suo compleanno, un anno gli regalammo un set di chiavi inglesi al vanadio che rimirava con occhi lucidi e riconoscenti. Una mattina all’arrivo della nave in porto a Olbia si affacciò al suo posto in cabina accaldato e beato con una luce di soddisfazione negli occhi, di quelle che da adulto,postulano una notte sazia di beatitudini, e guardando fiero negli occhi esclamò: ”Haò stanotte “HO LAVORATO!” S’era sbullonato la nave “Carducci” della Tirrenia pezzo a pezzo. Svitava tutto ciò che gli capitava a tiro per mantenere una certo allenamento, anche e soprattutto, i bulloni dei letti a castello nei bungalow. Un pomeriggio, (le cose migliori accadevano nel pomeriggio durante la siesta), svitò tutti i bulloni di un lettino che ospitava un seniores al piano di sopra e Mario (Baggiano) di Siderno (quello che diceva sempre “PI TIA CACAU U CUCCU” ) nel posto di sotto. La rete del letto di sopra, una volta svincolata dai suoi fermi, cadde rovinosamente su Manioche si svegliò appiattito come la senape di un sandwich, un attimo dopo che Sbardella esclamo’ la frase “ tra la la casca il letto” . Sbardella scappò fuori dal bungalow , Mario lo rincorse per il campo pronto a levargli la pelle di dosso, brandendo una mazza da baseball, Sbardella che correva come un tacchino ad un certo punto riesce ad arrivare sulle rocce in riva al mare e si mette a fare l’imitazione del gabbiano tentando di volare via e scappare che sembrava Pippo di walt disney… noi tentavamo di fermare Mario ma nel correre ci pisciavamo sotto dalle risate… ragazzi che scenetta.

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