COME ERAVAMO

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venerdì 14 settembre 2007

I CONTI CON LA MEMORIA...non tornano mai...

Alcuni degli amici (un paio per fortuna), mi hanno confidato le loro perplessità circa l’opportunità di partecipare all’adunanza del 6 ottobre.

Non hanno preso, per fortuna, ancora una decisione definitiva, e questo mi da un po’ di sollievo, ma sicuramente e onestamente mi fa anche stare col fiato tirato.

Purtroppo decenni di inutile democrazia, per quanto largamente imperfetta, mi obbligano, obtorto collo (mi vale come citazione colta), a rispettare la loro volontà circa un eventuale diniego a partecipare con noi alla “pizzata”.

Ciò che hanno addotto come resistenza interiore (so che non si tratta di una “scusa” tout court), riguarda l’eventualità di “inquinare i ricordi”, il ”preferisco ricordarli così” piuttosto che, rincontrare forzosamente persone che non si vedono da venti o più anni. Persone che de facto si sente di non conoscere più o forse di averle mai conosciute realmente e, in molti casi, in realtà è proprio così, desiderando invece conservare il loro ricordo addolcito dal tempo. Non il ricordo di quella persona lì in particolare, ma quello di un’aria spensierata dei bei tempi che fuor… che forse spiacerebbe rivedere con gli occhi, sicuramente disincantati di adulto (adulto spesso incazzato, disilluso o affannato nella vita, taluno puo’ anche aver abiurato tutti i principi che gli ha ispirato l’adolescenza).

Insomma forse il film “compagni di scuola” ha fatto piu’ danni di quanto si voglia ammettere.

Quello che secondo me probabilmente verrebbe a cadere, non è tanto il ricordo, ma il nostro approccio col ricordo, il rendersi finalmente conto che forse con quella persona, non abbiamo mai avuto niente in comune né ora né allora, ma non è neanche questo forse: abbiamo i ricordi dei bei tempi… ma siamo sicuri che siano stati così belli come li ricordiamo (o dovrei dire come ce li scordiamo)? Io ad esempio ero un ragazzo triste, con una pesante situazione famigliare alle spalle (ma pure di lato…) ed ero un cazzeggiatore “di ritorno” (una sorta di “backdraft” …), ho bei ricordi di quel periodo perché espando al massimo i piccoli ricordi positivi, ma non posso dire che per me fosse un’epoca “felice”.

Eppoi le persone che incontreremo sono delle persone (adulti oramai) che stanno nelle nostre stesse condizioni, timorose di essersi sbagliate a venire alla pizza, però allo stesso tempo desiderose di reinstaurare, seppure per un paio di ore, un canale diretto col proprio approccio di memoria, amici, ex amici, quasi amici, sconosciuti. Possiamo permetterci il lusso di mettere in discussione la nostra memoria?

Possiamo finalmente tornare nella casa della nostra infanzia e vederla, non voglio dire con gli occhi della realtà perché anche quella realtà lì era reale e piena di dignità, ma con gli occhi di oggi, diversi, con metro di giudizio e di percezione diversi da allora ed essere in grado di sopportare la schizofrenica sovrapposizione delle immagini nella nostra mente ora / allora?

Forse ce la facciamo

…eppoi mi dispiacerebbe proprio dover eliminare fisicamente questo manipolo di pochi e mendaci senzadio...

comunque e, naturalmente, sentitevi liberi di fare come vi pare....:))

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