COME ERAVAMO

COME ERAVAMO
DOVE ERAVAMO

lunedì 18 ottobre 2010

CI SONO ANCHE IO CHE.......

Beh, io non so come sono entrata nel sito YMCA Memories, cosa stavo cercando e perché ma appena è apparsa la foto della mitica zona d'ombra sono rimasta senza fiato. Quante "ammucchiate" là sotto. Tutti incastrati, ognuno steso sulla pancia di un altro!  La mia storia. Sono stata "portata" all'YMCA da due sorelle italo-americane di Boston che passavano tutta l'estate a Roma meno il IV turno che all'epoca iniziava il 18 agosto.  Così nel lontano 1971 il IV turno divenne anche mio e mi appartenne per almeno altri quattro/cinque anni.  Iniziai - con grosso scorno - come juniores. Mi sentivo grande e volevo stare con i grandi (si sa le ragazze snobbano i coetanei) ma juniores fu. Ricordo Monaco, i suoi baffi spioventi e la sua Simca rossa targata RC.
All'epoca c'erano solo le tende, i primi bungalows furono costruiti successivamente.  Dopo venne l'esperienza seniores e sono stata anche leader assieme a Lucia. Data la nostra tenera età eravamo nella stessa tenda a capitanare (si fa per dire) altre sei ragazze più piccole di noi di solo un anno! Ho letto le testimonianze degli altri e sono tornati vivi tutti i ricordi delle giornate scandite dai vari alza/ammaina bandiera, vendite allo spaccio, le merende con la nutella, le canzoni a fine pasto, la rotazione dei posti al tavolo, il turno delle pulizie. C'era una cosa che mi procurava ansia: la distribuzione della posta. Se qualcuno riceveva più di tre lettere tutte assieme c'era una specie di presa per i fondelli da parte di tutta la mensa. Provavo una vergogna incredibile e pregavo sempre di essere dimenticata da parenti ed amici. 
Sono stati gli unici anni della mia vita in cui sono stata chiamata Serenella per via della compresenza di un'altra Serena. Nel primo anno tale Serena fu molto invidiata perché lei e le sue sorelle rimasero per tutti e quattro i turni! Beeaaate!  I miei ricordi sono legati più alle persone che alle varie località come Budoni, villaggio dei tedeschi, porto Istana.
Ho frequentato molto l'YMCA anche durante l'inverno e quindi alcuni personaggi probabilmente non appartengono ai IV turni estivi ma ai ponti del 2 novembre, di capodanno e pasqua! Ogni volta che c'era qualche giorno libero si partiva per Nola (abbiamo schedato tutta la biblioteca del convento dei frati), Spoleto, Gubbio, Amelia.  Nei pomeriggi invernali arrivavo a piazza Indipendenza con la mia vespetta bianca: era un vero tormento perché quando era fredda non partiva mai. Per accenderla mi buttavo sulla rampa del garage adiacente all'YMCA e ingranavo la seconda. Spesso risalivo la rampa (finalmente con il motore acceso) inseguita dal proprietario dell'autorimessa che si incavolava a morte.  I leader dei campeggi estivi erano per me degli adulti e non attiravano molto la mia attenzione.
Ricordo però un serissimo Gianni Palloni (cripterò anch'io i nomi), un altro serissimo Stefano, Walter di Zio che erano assistenti al programma (?) assieme a Marco Tagliata il quale era quello che provocava svenimenti di massa nel pubblico femminile. C'era anche l'inquietante :-) presenza di un certo Endrigo con i capelli rossi che ci provava indistintamente con tutte ma guai a rifiutarlo perché allora la sua vendetta era quella di bollarti con l'infamante "sei una suora", offesa decisamente oltraggiosa per quei tempi che erano gli anni dell'AIED e di via del Governo Vecchio.  
Ricordo molto bene le ragazze (ma perse completamente di vista) come Elisa Mereghelli, Serena, Marina, Silvia Masari, Laura Marchi. Tra i maschietti, Roberto e Renato che erano i fratelli di Stefano; un terzetto molto unito formato da Riccardo che nonostante (o forse per questo?) fosse di lotta continua era molto molto snob, Guido e Raoul di cui invece ho un tenero ricordo. Ricordo con molto affetto anche Stefano (Paperoga) figlio di quello psicanalista che un giorno sarebbe divenuto mio professore all'università. E poi come dimenticare Volpe che aveva una collezione di ellepi mostruosa perché qualcuno in famiglia lavorava in una casa discografica: era informatissimo sulla composizione di tutti i gruppi del momento (probabilmente a volte barava pure) e sapeva i nomi di ogni singolo musicista. Però anch'io facevo la mia porca figura perché amavo la musica (purtroppo da questo punto di vista non sono molto cresciuta e ancora ascolto musica più adatta a trentenni che alla mia età). Ricordo Mauro Biafra che suonava molto bene il pianoforte ed io con altre quattro sgallettate lo accompagnavamo improvvisando qualche coretto woodstockiano. E poi Furio, Massimo ma non rammento più i cognomi. 
Un'estate mettemmo su uno spettacolino che aveva come soggetto le condizioni nelle carceri. Io interpretai, se non sbaglio, l'avvocato difensore di qualcuno. "Recitai" quella parte fondamentale di pochi secondi solo in Sardegna poi lasciai a qualcun'altro il compito. Lo spettacolo fu portato in "turné" anche a Roma ma non ricordo assolutamente chi vi recitasse. Anzi, qualcuno mi rinfreschi la memoria.  Ci fu un anno che rimasi al lido del sole oltre il IV turno. Non so a fare cosa. Forse una programmazione invernale. Erano stati già costruiti i bungalows cadetti ed infatti dormimmo lì. Ricordo che la mattina non ci alzavamo mai e Monaco con la sua Simca appoggiava il tubo di scappamento all'ingresso e sgasava mandando tutto il fumo dentro. Che infame. Dopo pochi secondi eravamo già tutti fuori tossendo come pazzi.   Devo essere proprio vecchia perché provo molta nostalgia.
Per la cronaca ora ho una figlia di 20 anni all'università e uno di 12 alle medie.  Odio facebook per cui per favore inviatemi foto di quegli anni e notizie al mio indirizzo di posta elettronica. Ciao Serena zighe zaghe