COME ERAVAMO

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giovedì 22 novembre 2007

LA MONTAGNA E MAOMETTO

Cari amici vicini e lontani,
pochi giorni fa è accaduto un fatto interessante, sono stato contattato dall'attuale segretario nazionale dell'YMCA che mi ha inviato la seguente lettera: Caro Salvatore, ho passato le ultime due ore a scorrere e leggere il tuo blog il quale mi ha molto divertito e non solo. Sono l'attuale segretario nazionale della YMCA Italia, 44 anni a breve e in questa carica da circa 10 anni. La YMCA (o inca se preferisci visto che anch'io sono di Roma o anche 'immeca' come dicono a Siderno) l'ho conosciuta quando ci sono entrato nel 1994. Allora era ridotta veramente all'osso ed i campeggi erano ancora vivi ma con non più di 30 campeggisti. Si perchè nonostante l'esiguo numero continuavano a svolgerli: non hanno mai smesso neanche per un solo anno. Oggi, dopo tante di quelle difficoltà che non vado neanche a raccontarti qui, ma che potrò fare in un eventuale incontro, ci siamo ripresi un pò e abbiamo cercato di dare il nostro meglio per far fiorire di nuovo questo Movimento italiano. C'è ancora molto da fare ma siamo ottimisti!!! Quello che ho letto sul tuo blog è il comune sentimento di tutti quelli che hanno vissuto i campeggi YMCA, sia di allora che degli ultimi anni, seppur con meno tangibile affetto e nostalgia da parte di questi ultimi ma solamente perchè, e lo ricordava qualcuno sul blog, i tempi sono cambiati ed ai campeggisti di oggi non manca nulla e quindi vivono il campeggio intensamente durante la permanenza ma poi tornano alla loro solita routine ed alle loro cose 'materiali' e dimenticano presto. Ciononostante abbiamo ancora molti affezionati sia nei campeggisti che nei leaders che vengono ormai da anni e coltivano un forte sentimento per la nostra associazione...... ma questo è oggi mentre nel blog parlate dello ieri......ma, e non mi è sfuggito, parlate anche di qualche possibile iniziativa da voler portare avanti oggi per quelli di ieri. Hai dato un'occhiata al nostro sito www.ymca.it ?? Sarei lieto, anche insieme al nostro Presidente Alessandro Indovina (di Catania), di scambiare due parole con te ed alcuni degli altri che eventualmente riterrai. Non vado oltre ma spero di poterti leggere presto. Un caro saluto. Stefano Tomarelli Segretario Generale YMCA Italia
Così
dopo un paio di mail ci siamo sentiti per telefono ed abbiamo fissato per ieri 21 novembre un piccolo incontro presso la sede cha sta a via varese 5 .
quasi puntuale e , grazie a uno che so' io arriviamo con una ventina di minuti di ritardo io e il Mazzoleni.
Ero incuriosito, molto, da questa... "convocazione" infatti l'ultima 24 anni fa non fu delle migliori e non sapevo bene cosa aspettarmi. ero anche un pochino impacciato ma in questo mi ha aiutato Gabri che essendo arrivato all'appuntamento "a freddo" non aveva avuto da me gli ultimi aggiornamenti e notizie sull'Associazione, e cosi' domandava, si informava dandomi la possibilità di amalgamarmi meglio...
riprendo la storia lunedi 26 novembre
in poche parole l'Associazione Campeggi oggi conta di un solo campeggio estivo, marino a Roccella Ionica in Calabria, tenuto su con molto impegno e fatica infatti i componenti l'attuale "direttorio", sono riusciti a non chiudere mai nonostante gli esborsi economici che a suo tempo sono costate sia le fuoriuscite di "taluni" loschi figuri, sia da quanto ho capito, investimenti diciamo "ad capocchiam" avvenuti in malo modo...(non parliamo di bruscolini) figuri, quelli accennati poc'anzi, dai quali l'Associazione prende le distanze e, secondo me, gli gioverebbe molto farlo bene in qualche modo, pubblicamente tanto per fare chiarezza con tutte le persone che in passato hanno veramente dato tanto... vogliamo solo accennare a Monaco (uno su tutti)?
Sarebbe a mio avviso un modo onesto per ristabilire la giusta percezione dell'immagine YMCA in Italia sopratutto da parte di tante persone, oggi disincantate, una sorta di condono se vogliamo che io scherzosamente chiamo una "abiura" giusto per ripartire col piede corretto, ma ripeto, se questo "nuovo corso" esiste l'Associazione puo' solo guadagnarci a dissociarsi, seppure tardivamente, dai condor del passato. (el condor pasa hehe)
Il motivo del contatto da parte di Stefano Tomarelli sembra sia un desiderio, una necessità, di riannodare una memoria, di anastomizzare i tessuti e ricreare una connessione, ma piu' prosaicamente credo che abbiano bisogno di un know how che possa rinsanguare l'Associazione. Insomma anche di confrontare vecchi leaders che se la sentissero di "dare una mano" con le nuove leve. Hanno bisogno di idee, di quelle idee che ci facevano fare senza aver nulla per fare, se non le idee stesse, il desiderio e la volontà.
A tal proposito abbiamo pensato di rivederci, tra pochi giorni, magari col gradito aiuto di chiunque altro volesse, per vedere la possibilità di stilare un ponderato piano di intervento, lasciandoci alle spalle sterili contrapposizioni da barricata. ...una sorta di intervento umanitario a tutto campo... poi chi vorra' fara'
ad esempio: per il campeggio sembra che ci potrebbe essere la possibilità di "pagare" i leaders, per avere una seppur minima concorrenzialità con altre strutture, poca roba intendiamoci, ma a me e a Gabriele, vecchi anacoreti l'idea non ci sconfinfera piu' di tanto, magari potremmo suggerire, allo scopo di mantenere una sorta di "purezza della razza" l'opportunità di regalare ai leaders un turno tutto per loro,cosa che gia' in passato avvenne, o una cosa cosi', ma soldi ci sembrerebbe di cadere nella mercificazione, poi sarebbe solo una mera questione di "quantum" ...e sarebbero come gli altri.
oppure di suggerire, visti i tempi che sono cambiati (o tempora o mores) una specializzazione del campeggio, magari verso un indirizzo velistico "serio" e attrezzato, ma le idee sono le benvenute mi sembra di aver capito.
altro esempio: l'YMCA oggi si è affacciata al "sociale" sarebbe da capire anche cosa e in che modo, infatti la nostra età credo non ci consenta piu' di salti oltre l'ostacolo e petto rivolto al nemico, ma azioni efficaci e mirate, senza sprecare tempo ed energie.
chi desiderasse esprimere un suo pensiero è il benvenuto.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

sasà!!!!!!!
dove sei, i nostri figli aspettano!
si ricomincia?

Anonimo ha detto...

brevemente perché la questione necessita una seria riflessione - alcuni punti che porrei in modo pregiudiziale - lo sfaldamento dell'YMCA c'è stato perché chi sapeva dove voleva andare (alludo ai saccheggiatori) aveva le idee molto chiare - dall'altra parte c'era molta buona volontà ma poca strategia - credo per iniziare qualunque tipo di discussione o programmazione ci sia bisogno di chiarire almeno tre cose essenziali:
- quale è la strategia;
- quali sono i progetti che realizzano questa strategia;
- chi sono i soggetti coinvolti e quali gli spazi di manovra.
le giuste domande, anche molto chiare, aiutano ad avere risposte altrettanto chiare e utili per capire.
parliamone quando volete
ciao m. a.

Y.M.C.A. SASI ha detto...

ben detto mi associo
sasy

Anonimo ha detto...

Caro Sasa',
> vado velocemente al dunque perchè è tardi, sto ancora in redazion e so' stanco morto.
> ho letto il tuo appunto sull'incontro, e riassumo a modo mio.
> 1) Mi va bene e sono disponibile a fare da 'memoria storica', di offrire know how se davvero interessa.
> 2) Ma ho poco tempo, tempo mentale, intendo. Nel senso che come hai anche detto tu non è più tempo di slanci tali da il cuore oltre l'ostacolo ed andare avanti.
> 3) Quindi se abbiamo un'idea precisa, su cosa e come fare bene senno'...
> 4) Io un'idea precisa ce l'ho: riprendere l'ymca da dove l'abbiamo lasciata. Ovvero quando ci interrogavamo su che senso dare alla nostra esperienza. La vogliamo chiamare missione? Messaggio? Ruolo? Obiettivo? Morale? Scopo. Boh! le definizioni non mi interessano.
So, pero', cosa non voglio: andare a fare da balia a dei giovani i cui genitori non sanno dove sbatterli per l'estate. Sono troppe le alternative al campeggio Ymca che dagli anni 80 a oggi sono diventate operative, tra l'altro molto più attraenti di quanto gli scarsi mezzi Ymca possono offrire.
> 5) A mio modo di vedere, il sentiero da percorrere è uno solo. L'Ymca di oggi deve impegnarsi con decisione nel sociale. Che sia integrazione con altre culture, recupero di tossicodipendenza, assistenza agli anziani, tutela ambientale o altro... Dobbiamo discutere ed individuare un settore e agire, con chiarezza di messaggio e coerenza di azione.
> 6) Ultima cosa, diretta consequenza di quanto sopra, se l'apporto a noi richiesto dovesse limitarsi ad essere l'album dei ricordi per far vedere ai giovani leader di oggi "come eravamo", oppure, quello di supporto tecnico per essere centro vacanze senza capo ne coda, allora, in amicizia e con franchezza la mia risposta è "no grazie". Ma sempre felice di sapere che un cuore Ymca ancora batte da qualche parte dell'Italia e dove, forse, un giorno, comunque manderò mio figlio.

gabriele matz ho lenin

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu