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martedì 30 ottobre 2007

QUE RESTE-T-IL DE NOTRE AMOUR?

Il campo YMCA di Olbia fu denominato "CAMPEGGIO MONACO", forse più per cattiva coscienza di qualcuno che per vero riconoscimento un po’ come una sorta di tetro oscar alla memoria e alla carriera nei confronti di MIRENZI. Poi venne chiuso dopo gli anni 80 dopo la morte di Monaco il vero e unico “ direttore”. Accadde che dopo qualche anno venne acquistato da un signore che di cognome faceva MONACO, che rimase stregato dal nome del campo e da altre analogie (era anch’egli calabrese) e che sperando di interpretare un fausto segno del destino e di metterlo più prosaicamente a reddito, lo trasformò in un “villaggio vacanze”, sembra, senza neanche snaturarlo troppo; i boongalow vennero adattati a camere fornite di aria condizionata e quant’altro, altri boongalows in seconda fila dietro il villaggio femminile vennero costruiti e a detta di Ciaccheri che ha casa li di fianco, hanno mantenuto una decorosa armonia sia con quelli preesistenti che con l’ambiente lacustre e marino che lo circonda. Il tutto è oggi consultabile via internet, per chi fosse impossibilitato a recarsi sul luogo, come il sottoscritto, tramite google earth centrando le coordinate 40° 54’ 41,74” N e 9° 34’ 08,06” E, che corrispondono al centro della vecchia mensa poi adibita a campo di pallavolo e calcetto. Sembra che gli affari non siano andati come il signor MONACO sperasse e dopo alcuni anni il villaggio vacanze venne chiuso per mancanza di clienti che ne giustificassero una redditività attiva. Passati alcuni anni di oblio io e Gabriele questo inverno, in gran segreto abbiamo fatto i primi passi per trattarne l’acquisto e trasformare, in maniera visionaria onirica, i nostri ricordi ed adattarli ad una scuola di vela con modalità ancora da stabilire. Purtroppo il campo è stato acquistato recentemente da due ingegneri torinesi e per il momento questa storia si ferma qui.... ma ascoltate e un'altra ne avrete, "C'era una volta" il cantastorie dirà e un'altra favola comincera'.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

io c'ero. 1974, 1975, 1976, 1977. portata da mia cugina, paola ricci, romana. io, e mia sorella susanna, milanesi.
mi ricordo monaco, naturalmente. e mi vengono in mente altri nomi, oltre a quelli letti qui, anche se non ricordo se ti conosco, capo del blog, mi ricordo però che sono stata a casa di guido ingrao, io, figlia di un comunista d'acciaio... emozionante, lorenzo ascoli, per cui presi una cotta solenne e che mangiava ricci crudi. marcello buonadonna, un tipo alla dustin hoffmann. raimondo gianolla, che non c'è più, francesco chiodi, che per farsi baciare da lui bisognava prendere l'appuntamento! e altri, altri... ho portato delle amiche, da milano, in quegli anni: cristina nava, patrizia costi, patrizia bissi, simona silenzi.
era una figata. i leader (i leader?!), i cadetti, gli juniores e seniores. le chitarre, i fuochi, gli zighe zaghe zighe zaghe al passaggio del traghetto davanti al campeggio alle partenze alla fine dei turni. la direzione, gli scherzi, gavettoni e altro. le tende.
nel 1977 ho partecipato a un corso per diventare leader, in umbria, a trevi, in un convento. c'era uno che diceva: ma qui ci stiamo a prendere per il culo a vicenza! (giuro). ma avevo ancora la testa immatura e ho fatto casino, mi sa, con uno molto carino, si chiamava alvise... e mi hanno detto: bah, ci pare che tu non ti possa prendere la responsabilità di altri!
da qualche parte ho delle foto, ma chissà dove...
ciao, Isabella Cacciari
(i.cacciari@studiolegaletributario.org)

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good