Il campo YMCA di Olbia fu denominato "CAMPEGGIO MONACO", forse più per cattiva coscienza di qualcuno che per vero riconoscimento un po’ come una sorta di tetro oscar alla memoria e alla carriera nei confronti di MIRENZI.
Poi venne chiuso dopo gli anni 80 dopo la morte di Monaco il vero e unico “ direttore”. Accadde che dopo qualche anno venne acquistato da un signore che di cognome faceva MONACO, che rimase stregato dal nome del campo e da altre analogie (era anch’egli calabrese) e che sperando di interpretare un fausto segno del destino e di metterlo più prosaicamente a reddito, lo trasformò in un “villaggio vacanze”, sembra, senza neanche snaturarlo troppo; i boongalow vennero adattati a camere fornite di aria condizionata e quant’altro, altri boongalows in seconda fila dietro il villaggio femminile vennero costruiti e a detta di Ciaccheri che ha casa li di fianco, hanno mantenuto una decorosa armonia sia con quelli preesistenti che con l’ambiente lacustre e marino che lo circonda. Il tutto è oggi consultabile via internet, per chi fosse impossibilitato a recarsi sul luogo, come il sottoscritto, tramite google earth centrando le coordinate 40°
martedì 30 ottobre 2007
QUE RESTE-T-IL DE NOTRE AMOUR?
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ADOLESCIENZA (non fantascienza),
tempi moderni,
vite future
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4 commenti:
io c'ero. 1974, 1975, 1976, 1977. portata da mia cugina, paola ricci, romana. io, e mia sorella susanna, milanesi.
mi ricordo monaco, naturalmente. e mi vengono in mente altri nomi, oltre a quelli letti qui, anche se non ricordo se ti conosco, capo del blog, mi ricordo però che sono stata a casa di guido ingrao, io, figlia di un comunista d'acciaio... emozionante, lorenzo ascoli, per cui presi una cotta solenne e che mangiava ricci crudi. marcello buonadonna, un tipo alla dustin hoffmann. raimondo gianolla, che non c'è più, francesco chiodi, che per farsi baciare da lui bisognava prendere l'appuntamento! e altri, altri... ho portato delle amiche, da milano, in quegli anni: cristina nava, patrizia costi, patrizia bissi, simona silenzi.
era una figata. i leader (i leader?!), i cadetti, gli juniores e seniores. le chitarre, i fuochi, gli zighe zaghe zighe zaghe al passaggio del traghetto davanti al campeggio alle partenze alla fine dei turni. la direzione, gli scherzi, gavettoni e altro. le tende.
nel 1977 ho partecipato a un corso per diventare leader, in umbria, a trevi, in un convento. c'era uno che diceva: ma qui ci stiamo a prendere per il culo a vicenza! (giuro). ma avevo ancora la testa immatura e ho fatto casino, mi sa, con uno molto carino, si chiamava alvise... e mi hanno detto: bah, ci pare che tu non ti possa prendere la responsabilità di altri!
da qualche parte ho delle foto, ma chissà dove...
ciao, Isabella Cacciari
(i.cacciari@studiolegaletributario.org)
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
leggere l'intero blog, pretty good
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