COME ERAVAMO

COME ERAVAMO
DOVE ERAVAMO

giovedì 28 agosto 2008

RADUNO A PALENA

Nel passato week-end in effetti un raduno c'è già stato.
Alcuni amici provenienti dall'alpi e dalle piramidi si sono già riincontrati a PALENA!!!!
Tra i partecipanti anche Mario Alampi, e signora (Nuccia, ciao), che mi ha fatto pervenire, a fattor comune, questo breve resoconto che vi rigiro senza perder tempo ( Mario, oberto Ridolfi, la Monno, Laura Guerani e qualcun altro... se vogliono si facciano avanti).
Come possiamo vedere, cari amici, la gente "trotta s'arrangia se da' da fa" e sopratutto si rincontra, anche perchè "di questi tempi è così difficile divertirsi un po' ".
ecco il racconto- resoconto di Mario:
O P E R A Z I O N E P A L E N A
L’operazione “Palena-25 anni dopo” presentava non poche incognite: -che ne era stato dei luoghi originali del campeggio YMCA che ci aveva visti giovani, belli e felici? -che ne era stato degli amici là conosciuti ed in certi casi mai più incontrati? -che ne era stato di noi stessi? -chi era Gargiulo? Ma andiamo con ordine,come farebbe Carlo Lucarelli in una avvincente puntata di “Blu Notte”. Palena-paese, al di là di qualche nuova costruzione e strada,è abbastanza riconoscibile con la sua piazzetta centrale dall’aspetto solo un po’ più turistico. Ed è facile ritrovare la strada che,lasciando il paese,comincia a salire per sette chilometri fino al campeggio. L’abbiamo ripercorsa quasi tutta, ovviamente a piedi, curva dopo curva, finché non si è aperto davanti a noi il grande prato sotto i Tre Pizzi e la Fonte della Noce. Ci siamo dissetati con quell’acqua miracolosa che toglie la fatica ed abbiamo rallentato per lasciare apparire poco a poco, in prospettiva, i luoghi dove un tempo c’era il campeggio. E’ riapparso tutto all’improvviso: il prato dietro la stalla, il silos,il casale, lo spiazzo davanti alla cucina, tutto incredibilmente immutato, tutto come lo ricordavamo. Mi ero già preparato a trovare delle rovine, oppure le costruzioni aggredite dalla vegetazione, o al contrario gli effetti di un disboscamento; quanto meno recinzioni e filo spinato. Invece, niente di tutto questo, ma solo la fotografia del campeggio dopo la fine dei turni. Ci siamo fermati ovviamente a ricordare tanti piccoli particolari e seduti lì davanti alla cucina sembrava che aspettassimo il ritorno dei campeggisti dopo chissà quale escursione. Ma non è stato solo un “amarcord” popolato di fantasmi, perché abbiamo saputo che costruzioni e terreno sono in vendita ed abbiamo pure parlato su come si poteva farne un nostro luogo di incontro, non per comprare il nostro passato, ma per il presente ed il futuro. E qui debbo dire che effetto ha fatto ritrovarsi. Con gli inevitabili segni dell’età e del vissuto trascorso, abbiamo ripreso da dove ci eravamo lasciati, senza nessun imbarazzo, parlando, camminando e divertendoci assieme con poco, ricordando, certo, ma senza fare del passato l’unico piacere dello stare insieme. Tanto che abbiamo deciso che non dobbiamo più perderci ed abbiamo preso un impegno (tra gli altri): almeno un turno l’anno da organizzare con largo anticipo per garantire la massima partecipazione. Esempio concreto: estate 2009( la data stabilitela voi) a Portopalo,provincia di Siracusa (per l’organizzazione ci penso io) ed un Palena-bis, presso l’ottimo agriturismo che abbiamo collaudato, per agosto 09. Mia moglie Nuccia,che non era mai stata all’YMCA,mi ha detto alla fine:” Mi avete fatto sentire come se fossi stata anch’io con voi, allora…” . E,senza nessuna retorica e senza nessuna vergogna, confesso che ,come mi succedeva allora, mi sono ritrovato ad andare al bagno cercando di mancare meno tempo possibile, per non perdermi niente di ciò che nel frattempo succedeva nella compagnia. Insomma,credo che sia stata per tutti una ricarica di energie con l’aria frizzantina di Palena ed una conferma di tante cose buone che avevamo solo conservato e non perduto, e che oggi ritroviamo sorprendentemente attuali. Solo all’ultimo interrogativo non c’è risposta: chi era in realtà Gargiulo? Cosa aveva fatto? Perché era cinefilo e cinofilo? Quanti animali protagonisti di film servono per riempire dodici volumi? Ma a queste domande, attinenti ormai all’esoterismo delle segrete cose risponderemo un’altra volta, in un’altra storia. Vostro Mario.
Ma anche il Ridolfi redivivo, riesumato per l'occasione, ci invia un Suo diario minimo che Vi rigiro con passione, ei ancor ci delizia'l cor con questa lirica d'impronta... haa quanti anni erano che non mi abbeveravo a "questa" fontana Grazie Roberto!!!
Grazie di esistere...
Sasysattva
Parole di Ridolfi:
Carissimi tutti, ci identifichiamo sul poetico riassunto di Mario. Amanti dell'azione presente e futura aderiamo all'invito per il turno a Porto Palo (dal 6-8 luglio per una settimana o giù di lì) e siamo disponibili per un turno w-e agriturismo Palena cibo ottimo e abbondante (col venerdi questa volta) in agosto (inizio o meta' ma non oltre il 25). Definiamo le date cosi tutti si possono regolare tenendo conto che ci possono essere piu' turni con aggregazioni libere e diverse secondo le possibilita'. Non solo, Palena che e' effetivamente come qualcuno di noi l'ha lasciata e si ricorda, e' in vendita per cui l'avant-garde Laura e Mario (anche in qualita' di Direttore Finanziario Guido fara' il backstopping) ci faranno sapere in merito ai primi abboccamenti con i proprietari. Cosa fare con quel posto? e che ne so ! ci penseremo... in realta' tutti avranno un sacco di bellissime idee e si tratta un po di mettere a frutto le comptenze professionali e di vita di tutti noi con quell'entusiasmo tipico che ci riconosciamo addosso e via ! Antonio e' amministratore oculato, esperti finanziari ce ne sono, esperti in energie solari ed eoliche sono compresi e chissa' cos'altro si cela nel gruppo (gente che presenta sui siti web le cose, gente che consoce tizi all'estero etc) voila' roberto

1 commento:

Anonimo ha detto...

NON PERDIAMO L’OCCASIONE !
Mi chiamo Adriano Ferzetti. Ho partecipato ai campeggi di Olbia nella seconda metà degli anni settanta e do per scontato che molti di voi non si ricordino di me. Ero un biondino slavato, con occhiali di plastica neri e un apparecchio in bocca che mi ha parecchio infelicitato l’adolescenza. Uno di quelli che non si ricorda.
Come avrete capito di certo non appartenevo alla stirpe degli Immortali. Esseri superiori come Marco Agliata o Walter Cimino. Ma per fortuna a differenza della mitica saga degli Highlanders, ciò che rendeva l’YMCA un posto diverso e accogliente, era che “non ne doveva rimanere soltanto uno”. C’era spazio per tutti! Anche per i comprimari, per quelli delle seconde e terze fila. C’era posto anche per me.
Ai campeggi, negli anni, di scherzi anche crudeli ne ho subiti non pochi e porto ancora sul labbro una cicatrice di un brutale ruba-bandiera, in cui il mio avversario, per far colpo sulle seniores, sfoggiò un placcaggio da rugby per sottrarmi la “bandiera”; ironia della sorte, la bandana sudicia di un cadetto con stampati sopra tanti Topolino dal sorriso smagliante.
Eppure la cosa che ha reso l’YMCA diversa da tutte le altre esperienze di vita comune fatte anche successivamente nella mia esistenza era che lì, anche se si veniva derisi e bersagliati di scherzi, il tutto non aveva mai un carattere emarginante. La comunità, come dire, ti pungolava, ti “spronava” - forse crudelmente - a scrollarti di dosso tic e debolezze, ma ti considerava sempre uno della comunità, sempre nella comunità. In un clima spietato come quello dell’infanzia e dell’adolescenza riusciva nel miracolo di non scivolare mai nel mobbing. Vi pare poco?
L’YMCA era un posto di condivisione, naturale e spontanea, senza sovrastrutture ideologiche o religiose. Era un posto di scambio e di comunione, in cui casuali compagni di vacanze in un attimo si trasformavano in compagni di strada, amici e fratelli. I campeggi estivi erano davvero un piccolo Eden di natura, spontaneità e di rapporti meno contaminati dalle barriere e dalle cattive abitudini della società in cui vivevamo e, ahimè, ancor più viviamo ai giorni nostri.

E allora cari amici, vi dico, non lasciamoci scappare quest’occasione, questa meravigliosa idea offertaci dal creatore di questo speciale blog, Salvatore. Non facciamo ci sfuggire la possibilità di tornare al Lido del Sole, di ricreare una qualche situazione di libero incontro e di nuova condivisione. Non si tratta di una patetica “ricerca del tempo perduto”, ma di una nuova opportunità di incontro, calata nel presente, per noi e per i nostri figli.
Personalmente sono disposto a mettere subito una caparra ed anche un mio personale, seppur modesto, contributo economico per finanziare questa iniziativa.
Do inoltre la mia totale adesione in termini di impegno e di tempo ad un qualsivoglia comitato organizzatore, che si riunisca per dare vita alla magnifica idea di Salvatore.

Vincete la vostra pur comprensibile riluttanza. Chi meglio di me vi può capire. FATEVI VIVI ! Ce l’ho fatta io, potete farcela anche voi.

Un abbraccio in ispirito gli amici di un tempo e tutti i fratelli della grande casa dell’YMCA, passata e PRESENTE.

Adriano